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Calcoli biliari


E’ stimato che circa il 25% delle Donne ed il 12% degli uomini soffra di questa patologia, sicuramente ognuno di voi avrà avuto modo di conoscere qualcuno che ne soffre o ne ha sofferto, oppure è direttamente interessato al problema in quanto fa parte delle persone che ne soffrono.

Chi ha conosciuto qualcuno che ne ha sofferto spesso può aver pensato che la descrizione di dolori così forti è “estremamente esagerata”; infatti spesso chi ne ha sofferto descrive dolori tanto lancinanti da sentirsi “impazzire”, vorrebbe sbattere la testa al muro!!!

Bene oggi posso assicurarvi che è esattamente così e che i racconti non sono assolutamente esagerati.

Iniziamo quindi a scoprire meglio questa patologia, e andiamo a vedere cosa fare per prevenirla al fine di evitare di “vivere quest’esperienza davvero terrificante”.

La Colecisti (o cistifellea) è un’organo posizionato sotto al fegato (posizionato a destra del nostro addome) ed è al suo interno che si formano i calcoli Biliari.

I calcoli si formano per cristallizzazione della bile (la sostanza che permette di digerire i grassi), essa è prodotta nel fegato e depositata nella cistifellea che la rilascia nel momento di bisogno digestivo; la formazione dei calcoli blocca l’emissione della bile creando una situazione infiammatoria estremamente dolorosa.

La bile risulta formata da Sali biliari, fosfolipidi, colesterolo e bilirubina.

L’infiammazione che deriva dall’occlusione più o meno grave interessa la colecisti ma anche i dotti biliari per investire, a volte, anche il fegato.

Cause conosciute di calcoli biliari

La causa specifica è ancora parzialmente sconosciuta tuttavia si ritiene che spesso possano essere causati da una presenza di colesterolo superiore alla norma.

I Fattori predisponenti

Questi fattori sono conosciuti, e ve li elenco:

• Sesso femminile che a causa di gravidanze, sbalzi ormonali, eventuali cure ormonali e metodi contraccettivi ha una maggior produzione di estrogeni i quali possono aumentare i livelli di colesterolo e rallentare la motilità della colecisti
• Dieta troppo ricca di grassi e povera di fibre
• Sovrappeso e obesità
• Dimagrimento troppo rapido
• Diabete
• Familiarità (anche se non si è in possesso di studi specifici che lo confermino con estrema certezza )
• Età, sembra che dopo i 60 anni l’organismo tende ad aumentare la produzione di colesterolo
• Etnia, le persone appartenenti ad alcune particolari etnie (Messicani ed Indiani d’america in particolare) sembra che abbiano un organismo che tende ad avere una maggior quantità di colesterolo nella bile
• Assunzione di farmaci anticolesterolo, sembrerebbe che questi farmaci riducendo la quantità di colesterolo ematico aumentino, di contro, il quantitativo di colesterolo che viene immesso nella bile
• Ipertrigliceridemia, l’eccesso di trigliceridi aumenta il rischio di formazione di calcoli biliari

Sintomatologia

Come già detto la sintomatologia ha inizio quando i calcoli ostruiscono in modo più o meno importante i dotti biliari, in quel momento si ha un aumento della pressione nella colecisti con conseguente infiammazione della stessa.

La sintomatologia può presentarsi improvvisamente o con fastidio graduale fino al raggiungimento dell’apice dolorifico, e si presentano con:

• Fitte acute nella parte destra dell'addome con una durata che può variare da poche decine di minuti fino a molte ore
• Nausea e vomito
• Febbre o brividi
• Dolore alla schiena che sale verso la scapola
• Attacchi di diarrea, con feci morbide e chiare
• Pelle e occhi giallastri, in questo caso si parla di Ittero o sub-ittero a seconda di quanto la colorazione giallastra sia visibile

Prevenzione, comportamenti utili da seguire

La prevenzione può essere primariamente realizzata con una corretta alimentazione ed un sano stile di vita, nello specifico:

• evitare l’ aumento di peso e seguire un'alimentazione povera di grassi e ricca di fibre
• fare attività fisica
• evitare di perdere peso troppo rapidamente (cosa che tra l’altro risulta dannosa per molti fattori del nostro organismo e con rischio di svariati problemi di salute)
• evitare di digiunare o saltare i pasti
• evitare “abbuffate” in particolare se ricche di cibi grassi, fritti etc

Diagnosi

La diagnosi spesso fatta d’urgenza tramite pronto soccorso (a causa dei dolori acuti il paziente si rivolge appunto al PS) avviene tramite:

• Visita Medica
• Esami ematici
• ecografia addominale
• eventuale tac

Complicanze

La calcolosi biliare può avere complicanze anche molto gravi come ad esempio:

• Colecistite acuta
• Pancreatite acuta
• Perforazione della colecisti
• Angiocolite
• Colangite sclerosante

Cura

Nella Fase acuta si somministrano farmaci per via endovenosa come antidolorifici, antinfiammatori ed antispastici.

In seguito in base alla serietà del problema (quantità e grandezza dei calcoli etc) si può arrivare all’intervento chirurgico per l’asportazione della colecisti, oppure nei casi meno impegnativi (molto più frequente) si inizia terapia medica con farmaci che aiutano a sciogliere i calcoli.

Come comportarsi per prevenire il rischio di calcolosi biliare

La prevenzione può essere effettuata rispettando queste semplici regole:

• Fare una dieta povera di grassi (particolarmente nei soggetti che sanno di essere a rischio o che hanno già avuto un episodio doloroso)
• Negli obesi una corretta dieta Ipocalorica ed equilibrata (per una perdita di peso graduale) è fondamentale
• Alimenti consigliati sono: pesci, carni magre, latte parzialmente scremato, formaggi freschi e magri, olio extravergine d’oliva, cibi ricchi di omega 3, omega 6 ed omega 9 (contenuti in particolare nel pesce azzurro, alghe, semi e frutti oleosi), alimenti ricchi di fibre e con basso indice glicemico, cereali integrali, frutta poco calorica e poco dolce, legumi ed ortaggi.
• Bere molta acqua (ricordo che in media l’organismo necessita di assumere almeno 1,5/2 lt di acqua al giorno)
• Evitare alimenti grassi come: fritti, dolci con creme, condimenti di origine animale o idrogenati, panna, burro, formaggi grassi, formaggi stagionati, Carne grassa (pancetta, lardo, costine etc), salumi grassi, insaccati, frattaglie, tuorlo d’uovo (anche se ultimamente sembra esserci una scuola di pensiero che non lo considera un alimento a rischio), crostacei ed alcuni tipi di molluschi.
• Ancora evitare prodotti raffinati, zuccherati, con poche fibre ed alto indice glicemico, pane bianco.
• Ridurre l’assunzione di caffè e thè nero
• Evitare l’’assunzione di Alcolici

Aiuto da parte della natura

Come sempre, e come amo dire, la natura ci aiuta a star bene!
Difatti alcune erbe agiscono nell’aumentare la produzione di bile, migliorando le contrazioni peristaltiche della colecisti favorendone lo svuotamento, riducendo l’assorbimento e/o il riassorbimento del colesterolo e della bile da parte dell’intestino.

Ma quali sono queste piante? Eccovene l’elenco:

Risulta chiaro che se soffrite di questa patologia e siete sotto cura Medica (farmaci classici) in nessun modo vi consiglio di sospenderli per sostituirli con i prodotti naturali, bensì consiglio di associare l’aiuto della natura alla “forza chimica” del farmaco di sintesi!

Ricordate sempre di informare anche il Vs medico curante.

Detto ciò l’utilizzo costante di questi prodotti vi aiuterà a prevenire la patologia, come ben sapete questi prodotti li potete trovare in natura ed utilizzarli in cucina come decotti od infusi, oppure potete trovarli in farmacia, parafarmacia, erboristerie e dovrete utilizzarli secondo le indicazioni riportate.

Come sempre io ho le mie preferenze, legate alla mia esperienza/conoscenza, alla qualità del prodotto e fiducia verso l’azienda produttrice; in ogni caso contattatemi per avere suggerimenti, pareri, consigli e confronti su cosa utilizzare e come.

Buona prevenzione a tutti/e

P.S. commentate e condividete l’articolo, ed in particolare non esitate a sfruttare il forum o la disponibilità dei nostri esperti nel rispondere ai vostri quesiti.

A. Pomponi